esito verifica

	Associazione tra feed RSS e codice IUG verificata i primi sei caratteri dell'impronta del feed RSS codificato in base64 (MD5: 940A3B8A39BB68AE9A6056F96034B2B4) corrispondono al secondo blocco del codice IUG
	Evidenza della generazione del codice IUG correttamente annotata l'impronta calcolata sulla stringa formata dall'unione del codice IUG e del feed RSS codificato in base64 risulta correttamente annotata sul registro pubblico delle impronte informatiche in data 10 novembre 2020 ore 00:00:11

Come verifico "manualmente" la validità del codice IUG?

Il codice IUG è composto da due blocchi: il primo è formato da due caratteri alfanumerici generati casualmente dalla piattaforma giorno per giorno; il secondo è composto da sei caratteri alfanumerici ottenuti considerando i primi sei dell'impronta MD5 calcolata sulla codifica in base64 di un feed RSS di notizie "ultim'ora" acquisito al momento della generazione del codice. In tal modo ogni IUG sarà univoco e sicuramente generato in data successiva a quella delle notizie riportate sul feed RSS associato.

Per verificare "manualmente" la validità/attendibilità del codice IUG:XV-940A3B attribuito univocamente alla data del 10-11-2020 procedi come di seguito:

1. clicca sull'area sottostante contenente il feed RSS codificato in base64 per selezionare tutto il testo ivi contenuto
2. copia il testo selezionato con CTRL+C (windows) CMD+C (mac) o tasto destro -> copia
3. calcola l'impronta MD5 del testo copiato avvalendoti di un qualsiasi servizio online (cerca su internet "MD5 online")
4. verifica che l'impronta calcolata corrisponda a 940A3B8A39BB68AE9A6056F96034B2B4
5. verifica in particolare che i primi sei caratteri dell'impronta corrispondano al secondo blocco del codice IUG 940A3B
6. decodifica il contenuto del testo copiato avvalendoti di un qualsiasi servizio online (cerca su internet "base64 decode online") per ottenere il codice xml relativo al feed RSS associato al codice IUG
7. se il tracciato xml del feed ti è poco comprensibile interpretalo avvalendoti di uno dei tanti servizi online (cerca su internet "parse rss xml online")
8. esaminando le notizie potrai risalire alla data esatta del feed RSS e avere così la certezza che il codice IUG a questo associato sia stato (necessariamente) generato successivamente alla pubblicazione di quel feed
9. come ultima verifica apri una qualsiasi webapp per il calcolo dell'impronta SHA256 (cerca su internet "SHA256 online")
10. copia e incolla il codice IUG XV-940A3B e a fianco, senza spazi, il testo del feed RSS codificato in base64 che trovi nell'area sottostante
11. verifica che l'impronta calcolata risulti annotata sul Registro Pubblico delle Impronte Informatiche lo stesso giorno (orario di annotazione generalmente di poco successivo alla mezzanotte)
12. se hai ancora qualche dubbio chiedi aiuto sul forum

Cos'è il codice IUG?

L'Identificativo Univoco del Giorno (o Identificativo Univoco Giornaliero, in breve IUG) è un codice alfanumerico generato quotidianamente dalla piattaforma di Diritto Pratico e attribuito in modo univoco alla data medesima di creazione del codice. Ogni data viene annotata con il proprio codice in un log pubblico e riportata nei registri mensili delle impronte informatiche resi disponibili da Diritto Pratico.

L'algoritmo di generazione del codice IUG consente di verificarne a posteriori l'attendibilità prescindendo dalla piattaforma di Diritto Pratico e garantisce che ogni codice non sia in alcun modo predeterminabile (clicca per saperne di più).

Un documento informatico che faccia intrinsecamente riferimento ad una data ed al corrispondente codice IUG non potrà che essere stato formato in data uguale o successiva a quella corrispondente all'identificativo univoco indicato. Il perché è evidente: oggi non è possibile sapere quale codice sarà attribuito alla data di domani. Quindi la conoscenza del codice attribuito ad una determinata data comporta che l’autore abbia formato il documento solo quando il codice era noto.

Il riferimento all'Identificativo Univoco del Giorno nel corpo di un documento in combinazione con l'annotazione dell'impronta di quest'ultimo sul Registro Pubblico delle Impronte Informatiche, consente di collocarne la formazione in un preciso arco temporale fino a poter affermare, in caso di loro coincidenza, che quel particolare documento informatico sia stato formato esattamente in quella certa data.

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